SENATO DELLA REPUBBLICA

-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------

6ª Commissione permanente

(Finanze e tesoro)

245a seduta: mercoledì 25 giugno 2025, ore 9,15

ORDINE DEL GIORNO

SINDACATO ISPETTIVO
Interrogazione  Svolta
In sede redigente
Seguito della discussione dei disegni di legge:
1. TURCO Riforma in materia di costituzione e funzionamento dell'aggregazione bancaria cooperativa, quale modello organizzativo di tutela istituzionale e di misurazione e gestione dei rischi – Relatori alla Commissione BORGHESI e CROATTI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª e della 9ª Commissione)
(136)
2. TOSATO e altri – Norme riguardanti il trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle – Relatrice alla Commissione TUBETTI
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(484)

    - e della petizione n. 744 ad esso attinente

3. ORSOMARSO e LIRIS Modifiche alla legge 8 aprile 1983, n. 113, in materia di cessione di territori del demanio marittimo al comune di Praia a Mare – Relatrice alla Commissione TUBETTI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 8ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(500)
4. RUSSO e altri – Modifica alla legge 27 dicembre 2002, n. 288, in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare – Relatore alla Commissione MELCHIORRE ​​​​​​
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª e della 10ª Commissione)
(578)
5. BERGESIO e altri – Istituzione di una zona franca extradoganale montana per lo sviluppo economico della Valle di Susa – Relatore alla Commissione BORGHESI
(Pareri della 1ª, della 4ª, della 5ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
 (994)
6. BERGESIO e altri – Proposta per la promozione di progetti a impatto sociale sul territorio – Relatrice alla Commissione FREGOLENT
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª e della 10ª Commissione)
(1049)
7. Cristina TAJANI e altri – Misure per lo sviluppo e la diffusione delle imprese start-up innovative a vocazione sociale – Relatore alla Commissione BORGHESI ​​​​​​
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
 (1235)
8. ROMEO e altri – Disposizioni concernenti la rateizzazione a lungo termine di carichi fiscali, contributivi e di altra natura affidati all'agente della riscossione – Relatore alla Commissione GARAVAGLIA
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 8ª, della 9ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1375)

    - e della petizione n. 1177 ad esso attinente

In sede consultiva su atti del governo
Esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, degli atti:
1. Schema di decreto legislativo recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti – Relatrice alla Commissione  TUBETTI
(Parere al ministro per i Rapporti con il Parlamento, ai sensi degli articoli 1 e 21, comma 1, della legge 9 agosto 2023, n. 111)
Esame e rinvio (n. 275)
2. Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale – Relatore alla Commissione  GARAVAGLIA
(Parere al ministro per i Rapporti con il Parlamento, ai sensi degli articoli 1, 13 e 14 della legge 9 agosto 2023, n. 111)
(n. 276)
In sede consultiva
Seguito dell'esame del disegno di legge:
Disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese – Relatore alla Commissione BORGHESI
(Parere alla 9ª Commissione)
(1484)

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

TURCO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali

Premesso che:

le Casse previdenziali privatizzate, quali ENPAM (medici), ENASARCO (agenti di commercio) e Cassa Forense (avvocati), gestiscono patrimoni ingenti derivanti dai contributi obbligatori versati da milioni di professionisti italiani, con la finalità esclusiva di erogare prestazioni pensionistiche e assistenziali in un’ottica di sostenibilità e sicurezza;

tali enti, pur godendo di autonomia statutaria e gestionale, sono vigilati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero dell’economia e delle finanze, ai sensi del decreto legislativo n. 509 del 1994 e del decreto legislativo n. 103 del 1996, e sono obbligati al rispetto dei principi di prudenza, trasparenza, imparzialità e coerenza con lo scopo previdenziale;

considerato che:

negli ultimi mesi, e in particolare tra aprile e giugno 2025, le Casse ENPAM, ENASARCO e Cassa Forense hanno rafforzato in modo rilevante le loro partecipazioni nel capitale di Mediobanca, raggiungendo una quota complessiva vicina al 6 per cento, così distribuita: ENPAM circa 1,98 per cento; ENASARCO quasi 3 per cento; Cassa Forense circa 1 per cento;

per quanto risulta all’interrogante tali partecipazioni risultano tutt’altro che passive, in quanto si inseriscono in un contesto di forte turbolenza strategica: le suddette Casse, in coordinamento con soggetti privati quali il gruppo Caltagirone e la holding Delfin della famiglia Del Vecchio, sarebbero parte attiva di un blocco azionario volto a condizionare le decisioni strategiche di Mediobanca, in particolare l’offerta pubblica di scambio su Banca Generali, oggetto di votazione prevista per il 25 settembre 2025;

il coinvolgimento diretto e coordinato di enti previdenziali in dinamiche di alta finanza suscita, secondo l’interrogante, forti perplessità sulla coerenza di tali iniziative con la missione previdenziale degli enti stessi, con il principio di prudenza, con la tutela effettiva degli iscritti e con l’autonomia delle scelte gestionali rispetto a possibili influenze esterne;

le casse non solo avrebbero deciso di partecipare al capitale di Mediobanca per assecondare gli interessi di soggetti privati nell’operazione Mediobanca-Banca Generali, ma avrebbero anche aderito all’aumento nel capitale in MPS anche qui per assecondare i possibili interessi degli stessi soggetti privati nell’offerta lanciata da MPS su Mediobanca, con conseguente doppia responsabilità e coinvolgimento in operazioni finanziarie che nulla hanno a che vedere con l’interesse di gestire in trasparenza e prudenza i risparmi e i soldi al fine di garantire le pensioni ai propri iscritti,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza delle recenti operazioni compiute da ENPAM, ENASARCO e Cassa Forense in relazione all’acquisto e rafforzamento delle rispettive partecipazioni azionarie in Mediobanca e del loro coinvolgimento attivo nelle strategie dell’istituto, anche attraverso un coordinamento con altri grandi azionisti privati;

se ritengano che tali comportamenti siano compatibili con le finalità previdenziali, con i criteri di trasparenza, imparzialità e prudenza previsti dalla normativa vigente e se le operazioni siano state preventivamente valutate o segnalate alle autorità vigilanti;

se abbiano mai esercitato, direttamente o indirettamente, interlocuzioni, forme di moral suasion o espresso orientamenti favorevoli alla partecipazione attiva delle Casse nelle dinamiche strategiche di Mediobanca o abbiano comunque avuto un ruolo d’indirizzo nella loro azione;

se abbiano attivato, per quanto di propria competenza, verifiche sul rispetto dell’autonomia delle Casse da influenze politiche e finanziarie esterne, nonché sulla presenza di eventuali conflitti d’interesse nei vertici degli enti;

se non si ritenga opportuno rafforzare i poteri di vigilanza, introducendo l’obbligo di comunicazione preventiva per operazioni finanziarie che superino soglie significative o che comportino diritto di voto in assemblee strategiche di società quotate;

se il Governo intenda promuovere una revisione della governance delle Casse previdenziali, al fine di rafforzare la rappresentanza effettiva degli iscritti, garantire maggiore trasparenza e rendicontazione degli investimenti, nonché escludere espressamente il coinvolgimento in operazioni speculative o bancarie non correlate a un chiaro ritorno previdenziale;

se, infine, alla luce di quanto descritto, non ritengano necessario un intervento normativo, volto a porre limiti espliciti alla natura e all’entità delle partecipazioni finanziarie delle Casse, con l’obiettivo di assicurare la tutela integrale del risparmio previdenziale dei professionisti italiani e la piena separazione tra funzioni previdenziali e dinamiche di politica economico-finanziaria.

(3-01973)